giovedì 12 marzo 2009

La gazza ladra ovvero una bulletta nascosta dalle piume













Tanto tempo fa le gazze avevano le piume e le penne multicolori e il loro canto armonioso incantava chi le ascoltava.
Oggi invece le gazze sono degli uccelli tutti neri che gracchiano ...
Volete saper perchè?
Ecco la loro storia ...
Sul tetto di una scuola primaria fecero il nido alcune coppie di gazze. Intorno alla scuola erano stati piantati tanti pini e tra i loro rami facevano il nido tanti passerotti che con il loro cinguettio rallegravano gli alunni di quella scuola. Durante la ricreazione, gli alunni si esibivano in gare canore, ricordando le filastrocche del passato e pareva che i passerotti accompagnassero il loro canto.


I so bedde, tu si brutte
La faccia me piasce a tutte.
Piasce a mamme
ca m'ha fatte
E no a te facce de gatte!



Cinde e cinguande
La gaddine cande
Cande a ssole a ssole
E u gardidde fasce l'ove!


Un brutto giorno però i bambini si accorsero che le gazze divoravano le uova dei passeri e, quindi, non nascevano più passerotti. Intorno alla scuola gravava un triste silenzio. Allora i piccoli chiesero gentilmente alle gazze di lasciar stare le uova dei passerotti e che avrebbero provveduto loro a sfamarle con le loro merende genuine: pane con olio e pomodoro, frutta di stagione, tarallini e leccornie preparate dalle loro mamme.
Isa aggiunse:
- Io vi porterò anche gli ortaggi e le verdure che coltivo in campagna con mia nonna!
Le gazze, sgarbatamente e con arroganza, ringhiarono:
- Piccole e stupide creature, non vogliamo la vostra amicizia e il vostro aiuto!
- Ah! Ah! Pensate di essere buoni? La bontà è degli stupidi! Anzi, sapete cosa vi diciamo? Prendete esempio da noi!
- Siamo le più forti! Ci piacciono le guerre e vinceremo!
- Cosa volete che contino quei piccoli e inutili mostriciattoli che chiamate passeri?
- Unitevi a noi e saremo una banda ancora più forte! Avete il coraggio di spaventare i cacasotto che rispettano le regole? Le regole! Che sono le regole?
- Servono solo a chi non sa usare le mani ... pardon ... il becco e le unghie!
I bambini erano tristi, ma Alessandra, una loro compagna, pensò di punire le gazze con uno stratagemma: dal buon mago Giosuè aveva avuto una bilia magica.
- Mi raccomando Alessandra, fanne buon uso! Potrai utilizzarla solo una volta! - furono le parole del mago.
- Ok, mago Giosuè. Sarò molto attenta! - fu la risposta di Alessandra.
La bilia era dorata e poichè le gazze amano gli oggetti luccicanti allora Alessandra decise di mettere la bilia magica sul davanzale della finestra. Una delle gazze, attratta dal luccichio della bilia, la prese nel becco, ma ... all'improvviso ... perse le forze e non potè più volare.
- Aiuto! Cosa mi succede? Non ho più la forza di volare!
Cominciò a saltellare sulle zampette e mentre saltellava per fortuna la bilia magica le cadde dal becco e rotolò in un tombino delle fogne.
Stizzita per la rabbia, la gazza, che aveva capito lo stratagemma usato dai bambini, diventò tutta nera così come era il suo cuore.
Da quel momento riprese a volare, ma rimase sempre nera e infelice del suo becco, ancora oggi, esce un grido di rabbia:
- CRA! CRA! CRA!

Laboratorio di scrittura creativa e musicoterapia "GIOIOSA-MENTE!
Classe III A - Maestra Rachele Calabrese
VI Circolo Didattico "San Giovanni Bosco" - Bari
Dirigente Scolastico Prof.ssa AngelaMaria Garofalo

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